Aspetti ingegneristici
La realizzazione è basata su un processo di responsabilizzazione e formazione delle comunità che spesso hanno provato a realizzare l’opera autonomamente, ma che senza risorse e conoscenze tecniche non sono riusciti nell’intento. La progettazione della diga è stata preceduta da un’analisi di oltre 50 dighe del Casamance, alcune funzionati altre no, per individuare gli errori e le potenzialità della tecnologia base. Il progetto vuole, per aspetti organizzativi e tecnici, essere un modello replicabile in tutte le vallate, per far si che la popolazione possa, a seguito della prima realizzazione, operare autonomamente in maniera corretta avendo le conoscenze necessarie per compiere un’opera adeguata alla sua funzione. Il progetto viene realizzato, a differenza di tutti gli altri ponti-diga, con una stratificazione di materiali differenti, i quali, hanno ciascuno una propria funzione: Talvolta di filtraggio del sale, talvolta di drenaggio per alleggerire strutturalmente la strutturala e talvolta di contenimento strutturale. La progettazione ingegneristica di Raoul Vecchio con il fondamentale supporto di docenti universitari, consulenze e aziende di settore, hanno permesso l’ideazione di un vero e proprio modello capace di svolgere il ruolo di sbarramento del sale, di filtraggio e desalinizzazione della vallata. L’opera è lunga in totale 855metri, con un’altezza massima (dal fondo dell’alveo) di 5,5 metri e un’altezza minima, sulla sponda di 1,5metri. La diga è dotata di una parte definita localmente “ponte” (da qui il nome ponte-diga) avente la funzione di “bucare” il corpo della struttura per consentire la fuoriuscita dell’acqua piovana accumulata nella vallata. Tale processo è fondamentale per l’ottenimento dei risultati ed è basato su equilibri idraulici ben determinati e gestiti in maniera ottimale. Dalle analisi condotte in altre vallate, infatti, talvolta è stata la gestione delle opere a non permettere il lavaggio delle stesse. La diga è inoltre dotata di scaricatori di emergenza sulle sponde che si attivano in casi di imprevedibili alluvioni, evitando così allagamenti nei villaggi più vicini alla vallata. La struttura è stata progettata dal punto di vista idraulico e strutturale, ed arricchita da studi urbanistici, sociologici, ambientali, agricoli ed architettonici.